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ALLEVARE INSETTI IN ITALIA: DUE GIOVANI ALLA CONQUISTA DEL MERCATO

written by 3 Febbraio 2018
ALLEVARE INSETTI IN ITALIA: DUE GIOVANI ALLA CONQUISTA DEL MERCATO
DL Novel Food
http://dlnovelfood.com/

ALLEVARE INSETTI IN ITALIA: DUE GIOVANI ALLA CONQUISTA DEL MERCATO.
Il nostro paese può sempre riservare tante sorprese. Quando queste sorprese si traducono in due
giovani che vogliono investire nel loro territorio, non possono far altro che fati luccicare gli occhi
dalla gioia. Davide Storino e Luca Costamagna, entrambi classe ’89, braidesi DOC. “Noi abbiamo
un background nell’ambito commerciale, non siamo scienziati” -mi raccontano dopo avergli
chiesto come hanno avuto l’idea di allevare grilli- “abbiamo visto nei novel foods un’immensa
opportunità di business e così abbiamo buttato giù un piano d’impresa e ci siamo messi a fare le
nostre ricerche che hanno portato alla fondazione di DL Novel Food.”
“Come vi posizionate in questo mercato emergente?” gli chiedo, e Davide prontamente
risponde:”Il nostro obbiettivo per adesso è quello di produrre grilli e la loro farina per poi
rivenderla ad altre aziende che poi li trasformeranno in altri prodotti.”.
“Abbiamo deciso di focalizzarci sull’allevamento intensivo di grilli e puntiamo a diventare leader in
questo settore, per il momento non siamo intenzionati a sviluppare prodotti trasformati.” mi
risponde Luca quando io gli chiedo se avessero intenzione di sviluppare prodotti trasformati come
pasta o barrette. “Pensate che mi potreste far vedere il vostro stabilimento e magari assaggiare i
vostri grilli?” “Certamente, vediamoci fra qualche giorno!” -mi rispondono i ragazzi.
Qualche giorno dopo li incontro nuovamente per continuare la nostra chiacchierata e per poter
assaggiare i loro grilli. Arrivo davanti ad un garage vicino ad una villa al limitare dell’abito di Bra.
“Allora è questo il vostro allevamento?” chiedo a loro un po’ sorpreso. “Diciamo che questo è il
nostro ‘ufficio’, è iniziato tutto da qui” mi rispondono. Entriamo in una grande stanza con tavoli da
lavoro in acciaio inossidabile ed alcuni macchinari. “Qui siamo nel laboratorio, dove abbiamo fatto
tutti i nostri esperimenti, abbiamo avuto la pazienza e la tenacia di non fermarci davanti ai
fallimenti e di trarre il meglio da ogni errori di percorso”, interrompendoli esclamo “Ma allora siete
degli scienziati, siete andati avanti col metodo scientifico!”, loro ridono.
Dall’altra stanza si sente distintamente il frinire dei grilli e così entriamo. “Qui ci sono alcuni dei
nostri insetti che stiamo allevando col metodo tradizionale per una ricerca in collaborazione con
l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.”. I loro grilli sono grandi, attivi e sembrano
godere di ottima salute, “Complimenti ragazzi, ma mi aspettavo di vederne molti di più.” dico loro.
“Purtroppo al momento non possiamo farti vedere la struttura dove abbiamo il resto dei grilli.
Tutta la filiera, i macchinari ed il mangime devono rimanere un segreto fino a che il brevetto non
sarà depositato, non possiamo permetterci una fuga di notizie.” – dice Davide – “Abbiamo
analizzato e sperimentato tante soluzioni per allevare i grilli e abbiamo visto che coi metodi ad
oggi più diffusi ci sono due grossi problemi: il primo è che abbiamo constatato un numero
massimo di esemplari oltre il quale i grilli iniziano a morire, il secondo limite è il numero di perone
necessarie a monitorare l’allevamento che è sempre troppo alto per riuscire ad avere un margine
di guadagno sufficiente. Noi abbiamo messo a punto un metodo di allevamento automatizzato
che rispetta il benessere dell’animale e che garantisce un prodotto di alta qualità anche tramite un
mangime studiato ad hoc.”.
Spostandoci nel laboratorio mi fanno assaggiare una manciata dei loro grilli. Non avevo mai
mangiato un grillo così buono – “Complimenti ragazzi, non mi era mai capitato di mangiare nulla di
simile, sono davvero ottimi, molto più gustosi rispetto ad altri che ho provato!”, loro ringraziano.
“Vogliamo che i nostri grilli si distinguano dagli altri per la qualità, la stessa che rende famosi tutti i
prodotti fatti nel nostro paese. Vogliamo che il made in Italy primeggi anche negli insetti.” – mi dice
Luca.
Terminato il nostro incontro mi sento proprio di dire che questi ragazzi rappresentano una delle
punte di diamante nell’industria degli insetti commestibili nel nostro paese.

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